I colori sono una parte molto importante nella vita delle persone. Per questo motivo vengono integrati nella cura degli individui, che può essere fisica o mentale. Esistono molti tipi di medicina alternativa che non sono invasivi e uno di questi è la cromoterapia. Se ti interessa questo argomento, ricorda che nella nostra scuola puoi studiare il Master in Psicologia Olistica.

Che cos’è la Cromoterapia?

La cromoterapia, conosciuta anche come psicologia del colore, è una disciplina che utilizza i colori per influire nelle emozioni e, in alcuni casi, curare malattie o problematiche. Infatti, i colori hanno il potere di rilassarci, calmarci o stimolarci, per cui la cromoterapia tratta di sfruttarli a vantaggio dell’utente.

L’approccio olistico di questa disciplina si deve al fatto che tramite il significato dei colori si può influire nel corpo, nella mente e nei sentimenti degli individui.

Si tratta di una medicina alternativa, che pur non avendo un fondamento scientifico comprovato, ha delle evidenze empiriche che variano da soggetto a soggetto.

Utilizzata sin dai tempi degli antichi Greci, Egizi, nell’antica Cina e anche la India, la cromoterapia permette di influenzare le funzioni dell’organismo, a livello del sistema metabolico, nervoso e anche immunitario.

Principi della Cromoterapia

Come abbiamo indicato in precedenza, la cromoterapia è una terapia alternativa che si utilizza per curare o migliorare la qualità di vita delle persone. Essa comprende che ogni colore ha un’implicazione diretta su un organo o una zona localizzata del corpo. Questa tecnica viene associata alla medicina ayurvedica, che ritiene che il corpo umano è attraversato da punti energetici chiamati “chakra”.  Ad ogni chakra viene associato un colore, per cui stimolando le aree affette da un certo disturbo con la gamma di colori dello spettro cromatico, è possibile ripristinare l’equilibrio energetico e curare diverse patologie.

Proprietà dei colori

I principali colori studiati nella cromoterapia sono sette, come i chakra nel corpo umano.

Partendo dal basso e verso l’alto, come si può vedere nella foto, troviamo il rosso, l’arancione, il giallo, il verde, il blu, l’indaco e il viola. Di seguito, analizzeremo dettagliatamente le proprietà di ogni colore secondo la cromoterapia.

 1.- Rosso

Il colore rosso appartiene al primo chakra, Muladhara, che si trova nel coccige. Il rosso rappresenta la forza, la salute, l’energia e la vitalità. Associato all’elemento fuoco, migliora la stimolazione e l’energia nelle persone. È molto utile nel trattamento di malattie come pressione bassa, reumatismi, paralisi, anemia e casi avanzati di tubercolosi. A livello psichico stimola l’attività mentale.

2.- Arancione

L’arancione corrisponde al secondo chakra, Svadhisthana, e si trova nella vertebra lombare. Il colore arancione ha un’azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali, favorisce il piacere e la stimolazione sessuale. È benefico nel trattamento di calcoli renali e biliari, ernia e appendicite. Nelle donne è anche usato per stimolare la produzione di latte dopo il parto. 

3.- Giallo

Il giallo è legato al terzo chakra, Manipura, e si trova nel plesso solare. La sua funzione è quella di agire come stimolante sensoriale ed è associato alla gioia e la felicità, ma il giallo è anche lassativo e diuretico. Efficace nel trattamento del diabete, indigestione, disturbi renali ed epatici, costipazione, infezioni oculari e della gola.

4.- Verde

Il verde corrisponde al quarto chakra, Anahata, ed è localizzato nel cuore. Viene utilizzato per raggiungere uno stato di equilibrio o per calmare l’individuo, è il colore dell’armonia e della natura che simboleggia la speranza, la pace e il rinnovamento. È un sedativo ed è utile nel trattamento di condizioni nervose, febbre da fieno, ulcere, influenza, malaria e raffreddore.

5.- Azzurro

Associato al quinto chakra, Vishudda, il colore azzurro si trova sulla settima vertebra cervicale. Stimola e migliora la conoscenza e la comunicazione, favorisce la percezione e il sonno, ossigena i tessuti e riduce il dolore. È utile nel trattamento di dissenteria, coliche, asma, disturbi respiratori, alta pressione sanguigna e disturbi epidermici. 

6.- Indaco

L’indaco corrisponde al sesto chakra, Ajna, ed è localizzato tra le sopracciglia e sul retro del cranio. Agisce come sedativo e calmante, favorendo l’intuizione. È utile nel trattamento di stadi avanzati di costipazione, disturbi dello stomaco e uterini, cataratta, emicrania e disturbi della pelle. Esercita anche un effetto calmante su occhi, orecchie e sistema nervoso.

7.- Viola

Il viola è legato al settimo chakra, Sahasrara, e si trova nella parte superiore del cranio e sulla corona. È usato per risvegliare spiritualmente, rilassare i muscoli o calmare il sistema nervoso, poiché riequilibra tutto il sistema energetico. È utile nel trattamento dei disturbi nervosi ed emotivi, dell’artrite, e dei casi di insonnia. 

Quelle indicate sono alcune delle principali proprietà dei colori, perché come abbiamo indicato anteriormente, ogni individuo è unico e gli effetti variano da soggetto a soggetto. È bene conoscere in ogni caso le correlazioni tra i colori e i chakra in questa disciplina, poiché ci sono moltissime forme per usarli, come ad esempio nella cromoterapia, nella meditazione, nel mindfulness, ecc.

La cromoterapia funziona?

Come abbiamo detto inizialmente, questa pratica non ha delle fondamenta scientifiche, ma questo non significa che non sia efficace. Esistono molteplici casi documentati di persone che sono migliorate o addirittura guarite, però non è verificabile se è successo grazie a questa tecnica. Sappiamo con certezza che esistono i benefici psicologici della cromoterapia e che sono particolarmente apprezzati anche al giorno d’oggi proprio perché manifestano miglioramenti concreti dell’umore e aiutano alla concentrazione, rilassamento o evadere dalla quotidianità.

La soggettività di questa disciplina, secondo la quale ogni persona reagisce in maniera personale e unica al colore, richiede uno studio personale e un’analisi introspettiva che risulterà diversa per ognuno.