L’autostima e l’autoconcetto sono aspetti relazionati con l’infanzia e l’adolescenza. In questa fase, i bambini e i giovani sviluppano il concetto che avranno di se stessi. È molto importante che i professionisti dell’educazione e i familiari si occupino di incoraggiare questo aspetto tra i bambini e le bambine. Ci sono diversi modi per promuovere l’autostima e diversi tipi. Sai come funziona questo concetto? Te lo spieghiamo in questo blog! Se vuoi specializzarti in questo settore, ricorda che con Esneca puoi studiare il Master in Psicologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza + Master in Coaching e Intelligenza Emotiva nell’Infanzia e nell’Adolescenza.

L’autostima

Secondo l’enciclopedia Treccani, è la “considerazione che un individuo ha di sé stesso. L’autovalutazione che è alla base dell’autostima può manifestarsi come sopravvalutazione o come sottovalutazione a seconda della considerazione che ciascuno può avere di sé, rispetto agli altri o alla situazione in cui si trova. Di norma viene meno negli stati di depressione, mentre si rafforza negli stati maniacali“.

Quindi possiamo affermare che l’autostima ha le seguenti caratteristiche:

  • È emotiva: l’autostima è il componente emotivo relazionato con il concetto di se stessi perché è completamente soggettivo.
  • Non si può spiegare: solo si può sentire. Quando un soggetto parla di se stesso pensando di parlare della sua autostima, in realtà sta parlando del suo autoconcetto.
  • È collegata alla memoria emotiva: abbiamo diversi tipi di memoria e l’autostima è collegata alla memoria emotiva, che si associa a sua volta, con l’ippocampo e l’amigdala cerebrale.
  • La moralità e i giudizi di valore: fa riferimento al modo in cui gli individui giudicano se stessi e ciò è collegato intrinsecamente con i giudizi di valore e la moralità. Dipende dalla comparativa e differenza tra l’io ideale e il concetto di sé.
  • Risulta difficile da cambiare: questo perché è in relazione e connessa con la memoria emotiva, dato che non obbedisce a criteri logici.
Tipi di autostima

Si può suddividere l’autostima in quattro tipologie:

  • Elevata e stabile. Questo tipo di autostima si presenta in persone nelle quali le circostanze esterne non influiscono praticamente sul loro amor proprio. Questi individui si sviluppano in modo aperto e autonomo, difendendo i loro punti di vista senza destabilizzarsi.
  • Elevata e instabile. Anche se hanno un’elevata autostima, queste persone non sono capaci di mantenerla in maniera continua nel tempo. La competitività, le risposte disadattive agli insuccessi e l’auto-esigenza possono destabilizzare questi individui. Si preoccupano per la prevalenza della loro autostima, cosa che li porterà ad avere un’attitudine aggressiva o passiva. Inoltre, difendono i loro punti di vista, però ne non accettano altri diversi.
  • Bassa e stabile. Questo tipo di individui sono indecisi, hanno paura di sbagliarsi e non difendono i loro punti di vista dato che la loro autovalutazione è negativa. Questo tipo è molto frequente negli individui depressi, pessimisti e giustificano i loro successi con la casualità o con la fortuna e non grazie ai propri sforzi.
  • Bassa e instabile. Gli eventi esterni, favorevoli o meno, possono colpire e influire su queste persone, facendo in modo che la loro autostima dipenda da essi. Da qui che questa categoria venga definita per la mancanza di solidità e l’instabilità. I narcisisti sono un buon esempio di questo tipo di autostima.

Come potenziarla nell’infanzia?

È importante migliorare l’autostima nei bambini (e adolescenti) per prevenire un ampio raggio di problemi di condotta, emotivi e di salute. Ma come farlo?

L’educazione emotiva esercita un ruolo molto importante per la crescita dell’autostima nell’individuo. Conoscere e riconoscere le emozioni è qualcosa che si ottiene tramite l’intelligenza emotiva e il coaching e risulta imprescindibile per l’equilibrio individuale e sociale degli individui. In altre parole, il coaching e l’intelligenza emotiva forniscono ai bambini, adolescenti ed adulti, gli strumenti necessari per conoscere e potenziare le loro capacità e per riconoscere e amministrare le loro emozioni.

Consigli

Una elevata autostima è importante per il futuro del bambino perché gli consentirà di sperimentare per conto suo, prendere decisioni, imparare dai propri errori, affrontare le sfide della vita invece di essere resiliente. Alcuni consigli da seguire quotidianamente sono:

  • Offrire amore incondizionale: l’autostima dei più piccoli cresce quando si sente amato non per quello che fa, ma per quello che è. Sentirsi accettato in questo modo e non per quello che il genitore vorrebbe che fosse, è di grande aiuto.
  • Dare limiti: stabilire limiti ragionevoli con il bambino è importante perché ne ha bisogno per crescere correttamente. Però questi limiti devono essere chiari e logici, perché se il bambino li capisce è più facile che li rispetti.
  • Prestargli attenzione: è importante offrire al bambino attenzione totale. Non è importante la quantità di tempo, ma la qualità di quello che gli si dedica. Questa pratica fa meraviglie con l’autostima perché si sente importante ed unico.
  • Lasciarlo sbagliare: deve imparare che errare è umano e sbagliando si impara. Solo commettendo un errore, capirà che a volte succede e che bisogna imparare da quello che è successo per non ripeterlo.
  • Ascoltarlo: ha bisogno di sapere che i suoi pensieri e sentimenti importano. Non importa quanto ci mette a spiegarlo o se non si riesce a capire bene. Bisogna ascoltarlo attivamente e aiutarlo a riconoscere le proprie emozioni chiamandole per nome. Per questo è importante anche condividere le proprie emozioni con il bambino, in modo che faccia lo stesso.
  • Evitare i confronti: bisogna apprezzare il bambino per le qualità che lo rendono unico, non confrontarlo con gli altri né giudicarlo.
  • Incoraggiarlo: si tratta di una bacchetta magica per il bambino quando guarda i genitori e vede segnali che dicono “credo in te”. Incoraggiare significa riconoscere non solo i risultati finali, ma anche i progressi.