L’estetica della bocca, oltre alla sua completa funzionalità, è un fattore psicologico importante per il benessere di una persona. Infatti quando non si è felici con la propria estetica dentale, si crea una incomodità che porta a smettere di sorridere. L’estetica dentale si occupa di migliorare l’estetica del sorriso e con essa anche dell’espressività del viso. Per questo motivo molte persone di ogni età ricorrono all’ortodonzia, ovvero l’apparecchio dentale, che è una protesi o dispositivo medico con il quale si riallineano i denti. Se ti interessa questo argomento, ricorda che con Esneca puoi specializzarti con il Master in Assistente Odontoiatrico.

Tipologie di Ortodonzia

Come dicevamo, l’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della correzione della posizione dei denti e del rapporto tra le arcate per assicurare un’occlusione dentale stabile e funzionale. L’ortodonzia, dipendendo dalle esigenze specifiche di ogni paziente, può essere:

  • preventiva: si basa su movimenti limitati a pochi denti e nei casi in cui l’alterazione sia solo dentale. Questo intervento serve a controllare e gestire lo spazio, effettuare piccole correzioni dei denti, controllare le abitudini e le alterazioni.
  • ortopedica: viene utilizzata in genere nei bambini in fase di crescita (tra 6 e 10 anni), approfittando dello sviluppo delle ossa mascellari. Con l’uso dell’apparecchio ortodontico è possibile guidare la crescita dell’osso.
  • correttiva: in questo tipo di ortodonzia si è già instaurata una malocclusione, per cui viene intrapresa in genere alla fine dell’età di sviluppo.

Apparecchi dentali

L’apparecchio dentale, o ortodontico, può essere fisso o rimovibile. Prima di scegliere il tipo di apparecchio da usare, è necessario tenere in considerazione vari elementi come il tempo necessario per raddrizzare i denti, lo stile di vita, il budget e, ovviamente, il consiglio dell’ortodontista di fiducia. Alla fine, sarà lo specialista a valutare ogni caso clinico e a stabilire qual è la tipologia più idonea per la bocca. Di seguito, riportiamo le tipologie più frequenti di tecnica e apparecchio:

Fissi

Tra tutti i tipi di apparecchio, senza dubbio quello più conosciuto è quello fisso. Di solito, la forma tradizionale prevede l’associazione di brackets, ad archi dritti a sezione e materiale variabili a seconda del caso e della fase della terapia. Si posizionano sulla parte esterna del dente, meno quello linguale, che va posto nella parte interna. L’apparecchio dentale fisso è costituito di solito dai seguenti elementi, che possono variare dipendendo dal tipo di apparecchio:

  • bracket, dette anche piastrine, piastrelle, placchette o stelline;
  • filo o arco ortodontico che è il mezzo principale nel raddrizzamento dei denti;
  • elastici che servono ad ottenere lo spostamento degli elementi dentari;
  • ganci sui quali si agganciano gli elastici. 

Tra i vari tipi esistono i bracket metallici, estetici (che possono essere montati con tecnica convenzionale fissando l’arco al bracket con l’ausilio di una legatura), autoleganti (gli archi vengono fissati con uno sportellino che ha il proprio bracket) o linguali.

  • Metallici: in metallo, vengono usate delle legature (che possono essere elastiche o metalliche) per fissare l’arco.
    • svantaggio: estetico e sfregamenti con la parte interna delle labbra;
    • vantaggio: economico e possibilità di correggere tutte le malocclusioni senza intervento chirurgico.
  • Estetici: trasparenti perché realizzati in ceramica o resina, si mimetizzano con il dente.
    • svantaggio: più costosi e più facili da rompere;
    • vantaggio: estetico e non si macchiano.
  • Autolegabili: senza legature (evita l’utilizzo delle gomme), con sportellini per fissare l’arco.
    • svantaggio: tecnica abbastanza nuova e costosa;
    • vantaggio: relativamente più veloce, igiene migliore, distanza tra una visita e l’altra.
  • Linguali: in metallo, posti nella parte interna del dente.
    • svantaggio: piaghe sulla lingua, difficoltà a parlare, non possono essere realizzati tutti i i trattamenti ed è costosa;
    • vantaggio: estetico.
Rimovibili

Gli apparecchi dentali rimovibili, anche detti mobili, si usano per correggere malocclusioni più gravi o disformosi dento-facciali. Significa che l’apparecchio non è in bocca al paziente in modo permanente, ma rimane fuori dal cavo orale durante l’assunzione dei cibi o mentre pratica un’attività sportiva. Questa soluzione si utilizza prevalentemente nei bambini o comunque in pazienti ancora in fase di sviluppo. L’apparecchio mobile si può usare in tre modi diversi:

  • Funzionale: interferendo con l’attività di apertura e chiusura per agire su crescita ossea e attività muscolare. È in questo modo che si ottiene il cambiamento di forma e crescita delle ossa del volto, agendo sulla posizione della mandibola e sulla stimolazione dei muscoli, lingua compresa..
  • Ortodontico: spostando i denti, senza agire sull’osso o sui muscoli.
  • Di contenzione: dopo aver smontato un apparecchio fisso, per mantenere i denti nella posizione raggiunta e impedire una recidiva.

Questo tipo di apparecchio permette movimenti limitati dei denti in seguito alla presenza di viti, molle e archi. Il grande vantaggio è che non rendono difficoltosa l’igiene orale, dato che devono essere rimossi quando si mangia.

Invisibile

Preoccupato per l’aspetto estetico, il paziente adulto ha spesso delle remore a prendere in considerazione un trattamento di ortodonzia. Attualmente esiste una soluzione praticamente invisibile e rimovibile. Si tratta di una mascherina trasparente in plastica dura che viene cambiata ogni 15-30 giorni, dipendendo dal problema del paziente. In base al numero di movimenti esistono mascherine di breve o lunga durata. La mascherina si indossa tutto il giorno e si toglie soltanto per mangiare e per lavarsi i denti. Dato che sono trasparenti non alterano l’estetica del sorriso durante il trattamento. 

Per ottenere buoni risultati è fondamentale che il paziente usi l’apparecchio durante le ore indicate dal suo odontoiatra. Se non lo fa, quelle che dovrà portare successivamente non si inseriranno in maniera adeguata e quindi bisognerà realizzarle di nuovo, implicando una nuova spesa. Infatti il costo economico è lo svantaggio più grande di questo trattamento. Inoltre non è possibile riprodurre tutti i tipi di movimenti dentali e quasi tutte le mascherine presenti in commercio spostano la corona ma non la radice, di conseguenza potrebbe essere necessaria una fase successiva di terapia ortodontica fissa. Il più grande vantaggio di questa tecnica consiste nel fatto di poter mantenere un’igiene dentale ottimale.