Le mascherine sono la nuova “tendenza”: a causa del Coronavirus, il loro uso è diventato imprescindibile. Se non sai quanti tipi di mascherine esistono, se non conosci la loro efficacia e se vuoi apprendere a fabbricare la tua mascherina allora questo è il tuo post. Proseguiamo con il post di oggi!

Tipi di mascherine: chirurgiche o di protezione respiratoria

In quella che sembra essere la pandemia che passerà alla storia, abbiamo potuto vedere come le misure di igiene e protezione personale passano anche per prodotti disinfettanti, guanti e mascherine. Nonostante i dibattiti sulla loro utilità e le prese di posizione nel campo medico, molti di noi si chiedono quanti tipi di mascherine esistono e qual è la loro efficacia.

Possiamo distinguere due tipi di mascherine: quelle chirurgiche e quelle di protezione respiratoria. Con questa divisione possiamo capire il loro utilizzo.

Le mascherine chirurgiche sono progettate per essere usate, in special modo ma non solo, nelle sale operatorie. Il chirurgo e i suoi assistenti, grazie a questo tipo di mascherine, impediscono il diffondersi di virus o batteri e quindi il contagio del paziente e del personale sanitario.

Le mascherine di protezione respiratoria permettono di filtrare l’aria inalata dall’esterno. In pratica evitano che virus, particelle o batteri arrivino alla bocca o alla narice della persona che la usa. Questo tipo di mascherine possono essere divise, a loro volta, in tre gruppi.

Tipi di maschera di protezione respiratoria

La maschera di protezione respiratoria è anche conosciuta come mascherina (Filtering Face Piece). Secondo le normative europee, ci sono tre tipi di mascherine FPP. Vediamo le differenze!

Mascherina FFP1:

La mascherina FFP1 ha un 78% di efficacia per quanto riguarda l’inalazione e un 22% di fuga. La sua principale funzione è quella di proteggere contro i residui, non tossici e non fibrogenici, di aria e di polvere. Può anche filtrare cattivi odori.

Mascherina FFP2:

La sua efficacia è del 92% e la possibilità di fuga si riduce ad un 8%. È anche efficace nel combattere l’inalazione di agenti fibrogenici e impedisce l’inalazione di fumo e polvere.

Mascherina FFP3:

Ha fino al 98% di efficacia per quanto riguarda l’inalazione e solo il 2% di fuga. Questo tipo di mascherine protegge da agenti velenosi e tossici, da agenti esterni e fumo, da batteri, virus e spore di funghi.

Mascherine fatte in casa: come farle?

A causa della richiesta incessante di questo mezzo di prevenzione in questo periodo, reperire mascherine è sempre più difficile e, molte persone, hanno deciso di fabbricarle in casa.

Le istituzioni sanitarie hanno già specificato varie volte che questi rimedi non sono del tutto efficaci ma, usarle durante le nostre brevi escursioni all’esterno, può farci sentire al sicuro.

Di seguito, ti indicheremo come fabbricare la tua mascherina fatta in casa secondo le indicazioni degli esperti.

Quale tessuto utilizzare per fabbricare una mascherina fatta in casa?

Anche se non ci sono studi in merito riguardanti questo tipo di Coronavirus, abbiamo alcuni dati riguardanti una normale influenza con delle caratteristiche simili al Covid-19.

In base a ciò, gli esperti indicano che il miglior tessuto per fabbricare mascherine fatte in casa è il cotone anche se, in assenza di tale materiale, si possono usare delle borse per aspirapolvere o uno strofinaccio da cucina.

Consistenza del materiale

Oltre alla capacità di filtrare aria, le mascherine devono anche avere un certo grado di consistenza. Per fabbricare una mascherina fatta in casa è consigliabile fare due o tre strati di cotone. Però, ricorda, che la mascherina deve essere flessibile e adattarsi al volto e, inserire troppi strati, irrigidirà la mascherina rendendola inefficace.

Protezione extra

Un’altra delle misure da adottare quando si fabbrica una mascherina in casa, è quella di usare differenti combinazioni di materiale o tessuti. Ad esempio, si può creare una mascherina di cotone, come già spiegato anteriormente, e nel mezzo apporre un filtro per il caffe in capsule, un pezzo di borsa per aspirapolvere o un pezzo di strofinaccio da cucina.